Il trattamento dell’autismo è molto dibattuto in Italia. Ci sono due grandi il problemi:
In Francia la situazione è totalmente differente, anche grazie alla dottoressa M.C. Laznik che da oltre 30 anni lavora con i bebè a rischio autismo, ha effettuato numerose ricerche scientifiche e ha avuto modo di trattare migliaia di bebè, ha formato centinaia di pediatri in modo da renderli in grado di cogliere i segnali di rischio che sono presenti dalla nascita.
Ho avuto l’onore di formarmi con la dottoressa Laznik, in modo da poter apprendere il suo metodo.
Il metodo è transdisciplinare in quanto il bebè riceve un trattamento che comprende:
Questo perché molto spesso questi bebè sono interessati da sofferenze del corpo come il reflusso gastro-esofageo, oppure difficoltà nella percezione degli arti, per cui vanno spesso in iperestensione, inarcandosi.
Intervenire precocemente rende possibile prevenire una diagnosi di autismo.
È importante saper e poter identificare questi segnali precoci ed è possibile utilizzando uno strumento che è la griglia Preaut.
È di fondamentale importanza intervenire precocemente perché il bebè è in piena costruzione grazie alla plasticità cerebrale.
L’intervento precoce consente a questi bambini “di riavviare alcune funzioni psichiche prima che si strutturino definitivamente con un errore”.
Se si interviene nei primi mesi di vita è possibile uscire dallo spettro autistico, o meglio correggere quei segnali che sappiamo essere precursori dell’autismo.
Grazie alla formazione con la Dottoressa Laznik, una delle mie specializzazioni è proprio la consulenza a genitori finalizzata al riconoscimento ed alla gestione dei segnali di un possibile Autismo Neonatale.
Si tratta di un incontro conoscitivo con i genitori e con la/il bambina/o ed un percorso che accompagna i genitori attraverso l'eventuale somministrazione del test basato sulla griglia Preaut (ovvero l'osservazione di alcuni segnali e reazioni che possano indicare o meno la presenza di un soggetto a rischio).